“La sicurezza dei cittadini e del personale di guida è una priorità per questa amministrazione”. A dirlo il vicesindaco assessore alla mobilità Stefano Balleari che ha presentato alla stampa un nuovo sistema di telecamere, ideato da LEONARDO ex Finmeccanica, in grado di trasmettere in diretta video, in caso di necessità, le immagini dell’interno delle vetture alla sala operativa dell’Amt di via Montaldo.
In pratica, è stato implementato il Sistema di Monitoraggio SiMon che già ora consente, attraverso gli “occhi eletronici” montati su circa 80 bus, di registrare e conservare le immagini, a disposizione delle forze dell’ordine, per non più di 24 ore. La novità è rappresentata dalla trasmissione in diretta che potrà essere attivata dall’autista o autonomamente dalla centrale operativa, in caso di un forte ritardo o di un percorso sbagliato.
Nelle prossime settimane l’Amt effettuerà le verifiche tecniche e i test sul campo per valutare le sua applicabilità a regime. Tra gli aspetti da valutare, verranno analizzati la sostenibilità tecnica ed economica del servizio, l’organizzazione di supporto da parte del centro operativo e le casistiche di utilizzo delle telecamere.
La sperimentazione si svilupperà in due fasi, la prima di verifica prevalentemente tecnologica su un unico mezzo, la seconda con un focus sugli aspetti organizzativi su un numero maggiore di mezzi.
“In accordo con AMT e a seguito di quanto ci è stato segnalato dagli autisti, dai genovesi e dalle notizie apparse sugli organi di stampa – continua Stefano Balleari – riteniamo preminente la sicurezza dei cittadini e del personale di guida. Per questo sosteniamo e condividiamo la sperimentazione di questa nuova possibilità tecnica, che ci permette di salvaguardare le persone che viaggiano e lavorano sui mezzi pubblici”.
“L’aumento della sicurezza anche sui mezzi pubblici è una priorità della nostra amministrazione anche alla luce dei fatti di cronaca accaduti – precisa Stefano Garassino -. Questo sistema garantirà più sicurezza non solo ai cittadini ma anche al personale di AMT, che ha tutto il diritto di lavorare senza correre rischi”.
“Per il momento siamo solo alla fase iniziale, alla sperimentazione, che ci farà valutare le potenzialità del sistema – ha detto Marco Beltrami Amministratore Unico di AMT – . Il nostro obiettivo è coniugare innovazione e qualità del servizio. Se il test andrà bene potremo ampliarlo a più mezzi già predisposti, che sono 79″
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e anche quando la polizia che fa ? li rinchiude in carcere per almeno un mese ? certo che no,e allora e’ tempo perso grazie alle leggi italiane del precedente governo (rovina dell’italia).